“In Italia le grandi storie esistono già. Basta solo raccontarle”: si conclude così il nuovo spot di Netflix, il colosso dello streaming che punta, ancora una volta, sul potere crossmediale dello storytelling per fare breccia nel pubblico.
Filo conduttore dello spot sono le immagini di alcuni degli ultimi successi cinematografici prodotti dalla piattaforma, tra cui il docu-film “Sulla mia pelle” diretto da Alessio Cremonini, ma anche “Ultras” di Francesco Lettieri e i recenti “L’incredibile storia de l’Isola delle Rose” diretto da Sydney Sibilia e “La vita davanti a sé” di Edoardo Ponti con Sophia Loren.
La colonna sonora dello spot è “Experience”, meravigliosa composizione del grande Ludovico Einaudi contenuta nell’album “In a time lapse“, uscito il 21 gennaio 2013, raggiungendo la quinta posizione nella Classifica FIMI Album in Italia, ma anche la seconda piazza nella classifica dei dischi più venduti nei Paesi Bassi.
Parole, immagini e musica contribuiscono, fin dai primi frame dello spot, a catapultare lo spettatore nell’universo delle produzioni originali Netflix. Ancora una volta sono le storie le vere protagoniste della comunicazione del brand.
La tecnica di comunicazione utilizzata a piene mani è, come detto, lo storytelling. Il termine può esser tradotto in italiano con le espressioni raccontare una storia, comunicazione narrativa o anche comunicazione creativa.
Si racconta, in altre parole, una storia per attirare l’attenzione di uno specifico pubblico su un determinato messaggio con l’obiettivo di stimolare un determinato desiderio nei lettori o spettatori, persuadendoli a compiere una precisa azione.
Lo storytelling è una tecnica molto diffusa e, soprattutto, di grande efficacia. Parlare e scrivere è importante, ma spesso non sufficiente. Raccontare storie ha spesso una carica emotiva che convince di più. Le storie ci affascinano da sempre; ispirano e spingono all’azione.