Investire in comunicazione conviene. Il Decreto Rilancio, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, prevede un credito d’imposta del 50% sugli investimenti pubblicitari entro il limite massimo di 60 milioni di euro.
Nel dettaglio, il limite di 40 milioni di euro riguarda gli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche online, mentre quello di 20 milioni di euro riguarda gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato.
Le spese per sostenere questa misura sono coperte dal Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, incrementato a questo scopo di 32,5 milioni di euro per il 2020. La domanda va presentata attraverso “comunicazione telematica” tramite i servizi online dell’Agenzia delle Entrate fra l’1 e il 30 settembre 2020. Il Dl Rilancio prevede espressamente che le domande già presentate nel periodo fra l’1 e il 31 marzo mantengano la loro validità.
Possono beneficiare del “bonus pubblicità” i soggetti titolari di reddito d’impresa o di lavoro autonomo e gli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie, sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.
Il credito d’imposta è riconosciuto soltanto per gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti radiofoniche e televisive locali, analogiche o digitali, iscritte presso il Registro degli operatori di comunicazione, ovvero su giornali quotidiani e periodici, nazionali e locali, in edizione cartacea o digitale, iscritti presso il competente Tribunale, ovvero presso il menzionato Registro degli operatori di comunicazione (ROC), e dotati in ogni caso della figura del direttore responsabile.