Digitale e lavoro agile: il marketing cambia pelle nel post Covid-19. Investimenti per la digitalizzazione, lavoro agile e riscoperta del brand “Made in Italy” sono i 3 fattori che emergono dalla CMO Survey Deloitte, indagine che ha coinvolto oltre 250 Chief Marketing Officer in Italia interrogati sul futuro del loro lavoro in ottica di ripartenza.
Nell’analisi di Deloitte, la New Brand Experience viene valutata sotto tre profili: l’evoluzione per i consumatori, l’evoluzione interna dell’organizzazione del lavoro, l’evoluzione del mercato.
Partiamo dai consumatori: la pandemia ha creato nuove esigenze e aspettative e il 47% dei CMO ritiene che ripensare il ruolo dei canali di comunicazione a favore del digitale rappresenti una priorità. In generale, si prevede un’accelerazione del passaggio dai media offline a quelli online.
Nella trasformazione di servizi e prodotti, sarà necessario anche ripensare la comunicazione mettendo al centro la sostenibilità e la personalizzazione. Secondo il 49% dei CMO, touchpoint e canali di comunicazioni immersivi e innovativi rappresentano il futuro.
Sul fronte dell’organizzazione del lavoro, il 20% dei CMO prevede un’ascesa dei team di lavoro inter-funzionali e il 59% pensa che il lavoro agile sarà un trend in continua crescita.
Anche se con ogni probabilità i budget per il marketing saranno ridotti a causa dell’impatto economico del Coronavirus, il 70% dei CMO sostiene che si guarderà con crescente attenzione agli investimenti per l’innovazione digitale e la tecnologia, accompagnati da un ribilanciamento del media mix a favore del digitale.
Per quanto riguarda, infine, l’evoluzione del mercato, si punta sulle eccellenze del “Made in Italy” per rilanciare il Paese con un piano di comunicazione basato sui punti di forza italiani: cultura, cibo e turismo, ma anche sostenibilità, resilienza e creatività.
Il 43% dei CMO pensa che le il proprio ruolo debba includere sempre più capacità di digital marketing e analisi dei dati, oltre alla parte creativa.